Tempo di vendemmia: 5 luoghi per una passeggiata tra i vigneti in Lombardia

Tra boschi e borghi antichi ecco 5 mete per una gita all’insegna del vino e della cultura

Vitigno. Foto Eroyka via Pixabay

Vitigno. Foto Eroyka via Pixabay

Milano, 22 ottobre 2017 – L’Italia è per eccellenza la patria del buon vino e ogni regione ne offre diverse varietà famose in tutto il mondo. In questo periodo in particolare, con le foglie ingiallite e i grappoli ormai maturi, camminare tra i vigneti è un’esperienza davvero unica. In Lombardia le mete possibili sono moltissime: qui ve ne proponiamo 5 ideali per una gita domenicale fuori porta.

Valtellina. Oltre duemila chilometri di terrazzamenti, costruiti dall’azione dell’uomo nel corso dei secoli, caratterizzano il paesaggio della Valtellina, dove si producono in particolare Sforzato, Inferno, Grumello e Sassella. Un paesaggio davvero unico, che per la sua bellezza è candidato ad essere iscritto fra i beni Unesco come Patrimonio Culturale dell’Umanità. Grazie alla “Via dei Terrazzamenti”, un percorso ciclopedonale da Morbegno a Tirano che offre lungo la via diversi siti di interesse storico e artistico come chiese, cantine rurali e borghi antichi, questa zona è la meta ideale anche per gli amanti dell’arte e della bicicletta.

Franciacorta. Anche le colline della Franciacorta, che si estendono dal bresciano e fino all’estremità meridionale del lago d’Iseo, sono la meta ideale per chi vuole unire natura e cultura. In particolare, per chi si trova da queste parti, imperdibile è una sosta al borgo medievale di Erbusco, con il suo antico castello e le chiese e le ville di stile palladiano. Per chi invece volesse godere di un bellissimo panorama consigliamo Adro, da cui si possono vedere i vitigni e le campagne della zona e il monte della Madonna del Corno, che offre una sorprendente vista sulla Franciacorta, le Torbiere ed il lago d’Iseo.

Oltrepo Pavese. Bonarda, Pinot Grigio e Barbera sono solo alcuni dei vini che vengono prodotti in questa zona, considerata il fiore all’occhiello della produzione vitivinicola lombarda. Per chi avesse voglia di una bella escursione tra i boschi l’itinerario migliore è quello che parte da Bagnaria e arriva all’Eremo di Sant’Alberto da Butrio, frazione di Ponte Nizza: il primo tratto è caratterizzato da bellissimi panorami, per poi continuare tra i boschi della dorsale “Costa della Mula” e concludersi con l’atmosfera spirituale dell’Eremo, fondato nell’undicesimo secolo.

Parco della Valle del Curone. Forse non tutti sanno che anche la zona della Brianza lecchese è un’importante area vitivinicola, caratterizzata da più di cento ettari di vitigni. Prendendo uno qualunque degli undici sentieri che attraversano il Parco in tutte le direzioni, è possibile costeggiare i terrazzamenti, dove i vigneti crescono sul bordo della strada. Per chi non vuole rinunciare ad un gita culturale, anche in questa zona è possibile visitare il santuario di Montevecchia: situato in cima alla collina più alta del Parco, offre una splendida vista sui vitigni e su tutta l’area naturale circostante.

San Colombano al Lambro. Infine chi non volesse allontanarsi troppo dalla città può recarsi in questo piccolo paese, dove si produce l’unico vino doc della provincia di Milano. Il borgo è inoltre un sito di importanza storica e architettonica. Oltre al centro storico, consigliamo vivamente una visita al Castello Belgioioso, di origine longobarda ma poi distrutto e ricostruito da Federico Barbarossa nel Trecento. Per vedere i vitigni è necessaria invece una breve passeggiata sulla collina alle spalle del castello: salendo a circa 80 metri di altitudine si possono ammirare le innumerevoli terrazze panoramiche della zona.